Ma attenzione! Durante la processione bisogna fare attenzione e sfuggire alla Morte, il cui obiettivo è “portarvi all’inferno”. Chi viene scelto, infatti, deve pagare un obolo per liberare la propria anima.
Il momento culmine del rito si svolge nel pomeriggio ed è qui che sacro e profano si fondono.
I Diavoli cercano di impedire l’incontro tra Gesù risorto e la Madonna, che vengono portati a spalla dai fedeli. Ci riescono per due volte, ma la terza volta cadono sotto le spade degli angeli, mentre le campane suonano a festa. La Madonna lascia cadere il manto nero che l’avvolgeva e i Diavoli si inchinano per tre volte dinanzi alle porte della chiesa, compiendo il rito di purificazione con il gesto del “pigghiari a paci”.
Questo rito millenario ha probabilmente origine in antiche cerimonie pagane, che celebravano la primavera e la rinascita della natura. Nel tempo queste cerimonie si sono arricchite con elementi delle tragedie greche e successivamente delle tradizione cristiane, diventando la rappresentazione del Bene che trionfa sul Male.
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